Biomimetica in Odontoiatria
La ricostruzione secondo natura
La biomimetica in odontoiatria si prefigge lo scopo di riprodurre tutte le caratteristiche estetiche e funzionali dei denti naturali.
Cosa è la biomimetica
Per definizione, la biomimetica è
“lo studio consapevole dei processi biologici e biomeccanici della natura, come fonte di ispirazione per il miglioramento delle attività e tecnologie umane. La natura viene vista come modello, misura e come guida della progettazione degli artefatti tecnici.” (Wikipedia)
La biomimetica in odontoiatria
L’odontoiatria biomimetica nasce dallo studio del comportamento dei denti naturali durante la loro funzione masticatoria.
Si tratta di un tipo di odontoiatria molto conservativa che grazie alle moderne tecniche adesive, ci permette ricostruire intere arcate dentarie con il massimo risparmio biologico e la realizzazione di una dentatura naturale, ricostruendo denti indeboliti, fratturati, cariati o affetti da erosione ed abrasione anche severa.
Quali materiali si usano nelle ricostruzioni protesiche fisse
Pertanto spesso sono la scelta obbligata.
Perchè la scelta del materiale da ricostruzione è importante.
La selezione dei materiali da ricostruzione è sicuramente un’ aspetto molto importante nella riabilitazione protesica.
Il più delle volte il dentista demanda questa scelta all’odontotecnico che pur essendo esperto in materiali e tecniche di ricostruzione dentale, non può conoscere le caratteristiche cliniche e funzionali del paziente per il quale costruisce i denti.
La valutazione di queste caratteristiche è un atto clinico importante, fatto dal dentista perchè parte integrante della diagnosi prima, della terapia e della prognosi dopo.
Si pensi per esempio al bruxismo, al serramento dentale, alle caratteristiche di spessore dello smalto, se si è in presenza o meno di patologie che espongono a fenomeni di erosione o abrasione, ecc.
La durata dei lavori eseguiti in bocca dipendono dalla corretta valutazione di queste variabili individuali.
Per questi motivi la scelta di un materiale da ricostruzione rispetto ad un altro fa la differenza nella qualità e nella durata dei manufatti protesici.
Materiali per la biomimetica in odontoiatria
Il concetto principe dell’odontoiatria biomimetica è l’utilizzo di tecniche e materiali che formino un tutt’uno con il dente e di conseguenza rispondano agli stimoli meccanici e fisici in maniera il più possibile simile alla struttura dentale stessa.
Tra i materiali di nuova generazione che ci forniscono queste caratteristiche ci sono le nanoceramiche e i compositi microibridi.
Questi hanno come caratteristica principale la durezza e l’indice di abrasione molto simili a quelle dello smalto naturale.
Si accompagnano a questa caratteristica principale il fatto di avere nei confronti della luce un indice di rifrazione, di riflessione e di assorbimento che simula perfettamente quella che determina il colore del dente naturale.
Questo ci consente di riprodurre sia dal punto di vista estetico che da quello funzionale le stesse funzioni che sono proprie dei tessuti naturali del dente.
Questi materiali hanno inoltre il vantaggio di poter essere usati con spessori abbastanza sottili pertanto non obbligano ad asportazioni importanti di tessuto naturale.
Di contro esigono tecniche rigorose per la loro cementazione che deve essere eseguita esclusivamente con protocolli di odontoiatria adesiva.
Dal punto di vista funzionale si comportano esattamente come il dente naturale seguendone la normale usura dello smalto e accompagnando quindi nel tempo il fisiologico rimodellamento dell’occlusione.
Contribuiscono così all’equilibrio occlusale e di conseguenza alla protezione dell’articolazione temporo-mandibolare nel tempo.
Oggi, grazie all’utilizzo di questi nuovi materiali e di tecniche di cementazione sofisticate, è possibile riparare un dente danneggiato rimuovendo pochissima o addirittura nessuna sostanza dentale sana.